L’attualità del Magnesio va ricercata nella carenza diffusa nei Paesi industrializzati in conseguenza dell’alimentazione moderna.
Il processo di raffinazione e la cottura infatti riducono, talvolta in maniera drammatica, il contenuto in Magnesio dei cibi. Questo elemento minerale svolge un ruolo fondamentale sia nella regolazione dell’eccitabilità neuromuscolare sia nella produzione e nel trasporto dell’energia. Riduce la secrezione di adrenalina e le conseguenze che essa provoca a livello del cervello, del cuore, dei muscoli e dell’apparato digerente.
Lo stress induce la fuoriuscita di Magnesio dalle cellule e la sua perdita a livello urinario. Questo fenomeno si verifica indipendentemente dal tipo di stress: sforzo fisico eccessivo, esposizione a rumori intensi, brusche variazioni di temperatura, traumi, interventi chirurgici…
Il deficit di Magnesio provoca la penetrazione eccessiva di sodio nelle cellule con ritenzione idrica, sindrome premestruale, tendenza agli edemi e al sovrappeso. Si verifica, inoltre, un ingresso maggiore di calcio con iperattività cellulare muscolare, ipereccitabilità, aumento della pressione arteriosa, contratture e crampi, mestruo doloroso, intestino irritabile. Come ulteriore conseguenza della carenza di Magnesio aumenta la perdita di potassio a livello cellulare con riduzione della forza cardiaca, diminuita eliminazione di urina e stanchezza. Si ha, infine, un passaggio di ferro in eccesso nelle cellule con aumento dello stress ossidativo che si traduce in accelerato invecchiamento cellulare e rischio di patologie degenerative. Metalli pesanti come il mercurio e il piombo rimangono più facilmente all’interno delle cellule con effetto dannoso.
Fonti alimentari di Magnesio sono: molluschi, olio di pesce, spinaci, piselli freschi e secchi, cereali integrali, formaggi, frutta secca, banane, cacao e cioccolato. Il consumo di 20-30 g di cioccolato fondente al giorno garantisce un apporto adeguato di Magnesio e corregge i disturbi da carenza.