Se mangiare è un piacere, digerire può essere una prova, soprattutto se si abusa di alimenti o ci si nutre in modo scorretto.
I ritmi frenetici, il consumo di cibi raffinati, le emozioni negative, lo stato di stress continuo, hanno relegato lo stomaco ad un viscere di importanza minore, ma ne hanno fatto emergere anche la particolare vulnerabilità e debolezza. D’altra parte il Padre della Medicina, Ippocrate, già nel V secolo a.C. affermava: ‘La cattiva digestione è la radice di tutte le malattie’.
Dispepsia’ è il termine generico che viene utilizzato per indicare le frequenti difficoltà digestive e si riferisce a numerosi disturbi che derivano da un’alterazione del processo digestivo. A livello dell’intestino, i disturbi del transito e della progressione del cibo non si limitano alla stitichezza, ma comprendono anche molti altri disturbi, come il meteorismo, il colon irritabile, la disbiosi intestinale. Tali disturbi intestinali dipendono, in larga misura, dalle abitudini alimentari, caratterizzate dai suoi estremi, sia per quanto riguarda gli eccessi sia per quanto riguarda le lacune: troppi zuccheri, troppi grassi e troppa carne rossa da una parte; poca frutta e verdura e poche fibre alimentari dall’altra. In particolare il ridotto consumo di alimenti ricchi di fibre, come verdura e frutta, comporta un rallentamento dell’attività intestinale, ma anche una ridotta eliminazione di scorie e un aumentato assorbimento di sostanze nutritive con tendenza al sovrappeso. Per evitare le difficoltà digestive e favorire la normale attività intestinale è necessario adottare, innanzitutto, misure generali e alimentari. La scelta di piante officinali può contribuire a controllare i disturbi del processo digestivo e mantenere l’intestino libero.